Un diario on-line per condividere con tutti le esperienze della gravidanza, della nascita e della crescita della nostra Sofia e della nostra Cristina...
martedì 30 dicembre 2008
La nonna Alicja
Sono passate appena quattro ore dal mio ingresso trionfale in casa quando arrivano i nonni e il babbo se ne va. Di già?? Uff! Ma dopo poco lo sento tornare e.... è con la mia nonna Alicja!! La mia nonna di Varsavia!! Che bella festa! Sono proprio tanto contenta. Ci sono sorprese di continuo: babbo, mamma, non mi ci abituate troppo alle sorprese o sarà un problema poi eh! E non ditemi che non vi avevo avvertito! Io in compenso per ringraziare la mamma e il babbo, mi sono impegnata durante la prima notte nel mio lettino nuovo a casa e sono riuscita a non piangere mai fino al mattino! I miei erano stupefatti e piacevolmente sorpresi, anche se poi nelle due nottate successive, ehm..., non ho fatto proprio del mio meglio. Però sono solo una piccola bimba di pochi giorni e non ci si possono certo aspettare miracoli da me no??
Casa dolce casa!
Che freddo!! In ospedale si stava al calduccio, fuori ci sono i pinguini uff! Comunque i miei mi hanno coperta ben bene e infilata velocemente nel seggiolino in macchina. Il babbo poi mi ha anche messo due palloncini rosa proprio sopra la mia postazione a mo' di festa :)
Dopo un breve viaggio in cui la mamma mi è stata sempre accanto senza staccarmi gli occhi di dosso, siamo arrivati alla Capannina!! Il babbo ha rimontato ancora la culla e ci siamo fiondati in garage dove c'erano il nonno, la nonna, lo zio Mauro e la zia Agnese: tutti a guardarmi e dirmi belle cose. Il babbo è sparito e dopo un pò è riapparso con la..... CHICCA!!!! Ecco chi era la Chicca! E' stato amore a prima vista tra noi due, la Chicca mi vuole sempre leccare il viso ma io ancora sono piccina e quindi sarà meglio di no per ora. Dopo pochi minuti ho scoperto il luogo dove vivrò i prossimi anni con il babbo, la mamma e la Chicca: è un piccolo nido dove c'è un bel calduccio, quasi come era all'ospedale. Bene, la sistemazione mi piace tanto! Però ora avrei fame mamma!! Uèèèèèèèèèèèèèèèèèèè!!!
Dopo un breve viaggio in cui la mamma mi è stata sempre accanto senza staccarmi gli occhi di dosso, siamo arrivati alla Capannina!! Il babbo ha rimontato ancora la culla e ci siamo fiondati in garage dove c'erano il nonno, la nonna, lo zio Mauro e la zia Agnese: tutti a guardarmi e dirmi belle cose. Il babbo è sparito e dopo un pò è riapparso con la..... CHICCA!!!! Ecco chi era la Chicca! E' stato amore a prima vista tra noi due, la Chicca mi vuole sempre leccare il viso ma io ancora sono piccina e quindi sarà meglio di no per ora. Dopo pochi minuti ho scoperto il luogo dove vivrò i prossimi anni con il babbo, la mamma e la Chicca: è un piccolo nido dove c'è un bel calduccio, quasi come era all'ospedale. Bene, la sistemazione mi piace tanto! Però ora avrei fame mamma!! Uèèèèèèèèèèèèèèèèèèè!!!
In ospedale...
Allora, dov'eravamo rimasti? Ah sì, il primo incontro approfondito con la mamma e il babbo. Che bello, mi sentivo proprio bene anche se c'era un pò troppo andirivieni in quella sala parto e noi eravamo giusto vicini alla porta di accesso, uff! Dopo un'oretta trascorsa quindi con i miei, mi hanno portata al nido (FOTO SOPRA) dove ero in buona compagnia: se uno di noi cominciava a piangere, partiva il concerto polifonico! Il babbo e la mamma mi hanno detto che i primi giorni dormivo parecchio e sembravo un pò pigra con le poppate: per fortuna poi ciò non ha rispecchiato la realtà. Sono stata bene in ospedale, tante persone mi guardavano dalla vetrata quando c'era il passo e mi facevano tanti complimenti. C'è stata solo una cosa che non mi è piaciuta per niente: la lampada! Per combattere l'ittero, infatti, mi ci hanno messo per alcune ore e non è stato simpatico. Anche il ciuccio che lipperlì mi avevano dato per stare calma, mi scappava sempre dalla bocca e mi arrabbiavo tantissimo e mi dimenavo! Ma, grazie al cielo, è finito tutto presto e il giorno dopo, sabato 27 dicembre, sono potuta andare a casa con i miei nel primo pomeriggio. La mamma mi diceva che, volendo, avrei già potuto avere un fidanzatino, Diego, che è nato tre ore prima di me e quindi il 23 dicembre in zona Cesarini. Diego è il figlio di Gisella, una simpaticissima amica della mamma con la quale aveva frequentato il corso al Consultorio, e di Adriano, che si è poi scoperto essere un vecchissimo amico del babbo. Loro hanno già una figlia, Angelica, che il babbo definisce una stupenda simpatica sagoma. Comunque i giorni all'ospedale sono volati e casa mi aspetta. Non vedo l'ora di conoscere tutti!!
lunedì 29 dicembre 2008
Ciao, sono la Sofia!
Eccomi qui tra di voi... l'accoglienza non è stata delle migliori però! Me ne stavo tranquilla e serena nella pancia della mamma e mi avete tirata fuori di lì senza chiedermi niente. In più non ho fatto in tempo ad uscire che mi avete presa per una gamba a testa in giù e mi avete subito sculacciata... Ma si può?!?! Poi quella che mi ha portato via per darmi una lavatina sarà anche brava ma puzzava di sigaretta lontano un chilometro... Mi ha fatto stare con la mamma solo pochi secondi e basta dicendole che non mi avrebbe vista fino alle 9 di mattina perché avevo bisogno di un pò di calore della lampada. Il babbo invece furbescamente ha approfittato del mio primo bagnetto e mi è venuto a salutare più di una volta mentre rimettevano a posto la mamma. Mi ero quasi rassegnata ad allontanarmi dai miei genitori per alcune ore, quando l'infermiera delle sigarette mi ha rapita e riportata dai miei per un'oretta... ahhh!!! Che pappata mi son fatta subito! Se il contenuto del seno della mamma è direttamente proporzionale alle sue dimensioni, avrò di che sfamarmi per mooooolti mesi!! :)) Come primo incontro è stato bellissimo, siamo una bella famiglia noi tre anche se il babbo e la mamma a volte rammentano una certa Chicca: chi sarà mai???
domenica 28 dicembre 2008
E finalmente ecco la Sofia!!!
Dopo l'ultimo controllo ginecologico e le ultime burocrazie espletate, siamo arrivati al momento tanto atteso, dopodiché la parola di questo blog passerà per la maggior parte alla protagonista, la piccola e dolce Sofia. Martedì 23 dicembre verso mezzogiorno cominciano i caratteristici dolorini alla futura mamma Kasia. A dire il vero all'inizio sono solo contrazioncine senza il patibolo del dolore, tantopiù che in mattinata la Kasia era pure stata all'ospedale a fare un controllo dal ginecologo che lì l'aveva convocata. La sentenza era: 2 cm di dilatazione e quindi il parto sarebbe potuto avvenire in un paio d'ore come in due giorni. Ma torniamo al 23 dicembre: dopo pranzo torno a malincuore a lavorare ma mi tengo in stretto contatto con casa per sapere le ultime. Alle 18:15 torno e trovo mia sorella ad assistere la Kasia, mi dicono che ora ci sono un pò di dolori e in breve decidiamo di fare un salto dopo cena all'ospedale, giusto per stare tranquilli. Non c'è tempo: durante una mia telefonata con la Lauretta, la Kasia avverte una forte contrazione e mi invita ad anticipare i tempi del programma previsto. Spengiamo e chiudiamo tutto, Chicca compresa, la quale ignara di ciò che sta avvenendo, si schiaccia l'ennesimo pisolino sul divano. In auto la situazione è sempre la stessa, con la Kasia in preda a forti contrazioni. Infine arriviamo all'ospedale, saliamo in ostetricia e incontriamo quella che poi si rivelerà una simpaticissima coppia che sono nella nostra stessa situazione, anche se loro sono già alla seconda gravidanza. Dopo il tracciato, il ricovero deciso dopo una breve visita che attesta i soliti due centimetri di dilatazione. E con il ricovero, i dolori si fanno sempre più forti. Sul letto la Kasia si contorce e comunque anche in questo frangente, abbiamo l'occasione di conoscere un'altra simpatica donna che, al terzo parto, ci diletta con i suoi discorsi, rendendoci meno traumatico il momento. Passano due ore e l'ennesima visita attesta che la dilatazione è a 8-9 cm. "Potete avviarvi verso la sala parto" sentenzia l'ostetrica Lucia V., il cui volto non ce lo scorderemo mai. Prendiamo un pò di cose da bere, ne avrà bisogno soprattutto la futura mamma. La sala parto è un ambiente accogliente che già conoscevamo: tre sale predisposte al relativo utilizzo, una per l'accoglienza del nascituro e un'altra a mo' di ufficio. Noi veniamo invitati ad accomodarci nella sala di destra dove c'è un lettino, una sedia, uno sgabello, una poltroncina di quelle che si usano proprio per partorire da sedute e una serie di attrezzature. La Kasia si cambia per qualcosa di più pratico, cerca poi la posizione migliore ma non la troverà, finché esausta, si distenderà sul letto. Alle 02:29 nasce finalmente la nostra figlia primogenita Sofia, regalando alla Kasia e a me la più grande gioia che si possa provare al mondo....
sabato 27 dicembre 2008
Siamo all'ultima!
30 ottobre 2008: Martedì 11 novembre sarà l'ultima visita dal ginecologo. L'ultima di routine. Poi ci sarà il count down finale... Effettivamente non passa mai. Dopo i primi mesi che sono praticamente volati, il tempo sembra essersi fermato. Nel frattempo abbiamo potuto fare un pò di teoria con alcuni nostri amici che hanno già vissuto questi splendidi momenti del parto e del dopo-parto. Intanto mi sono dilettato nel creare un dolcissimo filmato della nostra Sofia: è troppo bello, sembra proprio che cerchi di comunicare con l'esterno, apre la bocchina, si insinua in alto con la testa, sembra quasi che rida! Mi ha già conquistato con questa ecografia...
Il cuoricino
13 maggio 2008: che emozione, che tensione! Io e Kasia non vediamo l'ora di vedere, sentire, cominciare ad amare questo miracolo. Ad essere sinceri c'è anche un pò di paura: e se non si sentisse il battito? Domanda fatidica per tutti coloro che affrontano questa situazione. Arriviamo quindi all'appuntamento in orario. Il pregio fondamentale di questo dottore è che sa metterti a tuo agio in qualsiasi situazione. Ha il potere di calmarti, è una cosa incredibile davvero. Comunque la Kasia si prepara, io rimango ad aspettare alla scrivania del dottore e prego. Prego di sentire quel rumore, quello scalpitìo che ricorda il galoppo di un cavallo. E LO SENTO! Mi affaccio di là, non resisto più, voglio vedere mia moglie. Il dottore mi invita ad avanzare senza problemi e comincia a spiegarci varie cose. Ma per noi la cosa più importante era sentire quel ritmo idilliaco...
Il Fagiolino
29 aprile 2008: il primo controllo. Non stiamo nella pelle. Presto sapremo se tutto è confermato. Il test che si compra in farmacia non è infallibile, diciamo che è sicuro al 99,9% ma cavolo, se ti tocca proprio lo 0,1% ci rimani male no? Dopo il lavoro voliamo dal ginecologo. Non è uno che si apre molto però si vede che è bravo, o perlomeno sembra alò. Con fare composto, ci dice che può capitare (molto raramente) la cosiddetta "gravidanza extra-uterina" cioè che l'ovulo fecondato è all'esterno dell'utero e quindi non può andare avanti. Comunque fortunatamente non è il caso nostro. Il dottore mi porge una stampa: eccolo lì il FAGIOLINO! L'ovulo fecondato dallo spermatozoo più birbo e rapido di tutti gli altri, ha una dimensione attuale di 1,02 centimetri (dopo circa un mese e mezzo). Che spettacolo la natura... Ci rivedremo tra 10 giorni con lui perché ancora è troppo presto per dire di più. Forse la prossima volta si potrebbe sentire il battito del cuoricino... beh inutile dire che non vediamo l'ora!!!
Tutto ha avuto inizio così...
25 aprile 2008: pessima mattinata di pesca, non credevo che quella giornata lì si sarebbe illuminata all'improvviso. Mi ero alzato all'alba per fare due lanci in Chiana ma dopo due ore nella mia mente già si insinuava l'idea di fare il baglioni quando...
Il telefonino squilla e vedo che è la moglie. Rispondo, la sento singhiozzare, sale la tensione, che cacchio è successo?! "Ce l'abbiamo fatta!" - mi dice, ed il cuore comincia a battere fortissimo... quasi piango di gioia, poi due lacrime riescono a scendere sulla mia faccia... ASPETTIAMO UN BAMBINO!!!!!
D'improvviso tutto cambia colore, il pensiero comincia a viaggiare via e dei pesci ormai poco m'importa, ora voglio solo andare a casa e condividere la felicità con mia moglie e le persone più care... grazie a Dio per il dono che ci ha fatto...
Il telefonino squilla e vedo che è la moglie. Rispondo, la sento singhiozzare, sale la tensione, che cacchio è successo?! "Ce l'abbiamo fatta!" - mi dice, ed il cuore comincia a battere fortissimo... quasi piango di gioia, poi due lacrime riescono a scendere sulla mia faccia... ASPETTIAMO UN BAMBINO!!!!!
D'improvviso tutto cambia colore, il pensiero comincia a viaggiare via e dei pesci ormai poco m'importa, ora voglio solo andare a casa e condividere la felicità con mia moglie e le persone più care... grazie a Dio per il dono che ci ha fatto...
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